Chi sono o Chi siamo?
È facile dimenticarsi che per quanto amiamo quello che facciamo in questo caso il nostro lavoro, noi non siamo solo quello.
Ma un puzzle fatto di tanti noi e questo ebbene sempre ricordarlo. Ci aiuta a discernere l’attaccamento che facilmente si crea quando hai la fortuna, anzi no la Grazia perché qui la fortuna non c’entra niente, di aver trasformato la tua passione più grande nel tuo lavoro, e se pensi che questo sia poco, ti chiedo di ricrederti, perché la disciplina, la caparbietà e il vedere il successo in ogni possibile fallimento è tutto ciò che muove le pedine.
Ora farmi conoscere in due righe non è facile quindi ti chiedo di seguirmi nei miei canali social, per entrare virtualmente nel mio mondo, o di venire a trovarmi nel mio laboratorio.
Maria Grazia è Orafa artigiana nel campo dell’oreficeria contemporanea. Ci tengo sempre a sottolineare a quale ramo dell’oreficeria mi sento di appartenere, questo perché molto spesso quando si parla di oreficeria la mente si proietta subito sull’artigianato tradizionale.
Sono quella che a 36 anni ha rivoluzionato totalmente la sua vita, è luogo comune pensare che ci sia un età ben precisa per ricominciare, quel famoso “ Anno zero” e che superata quell’età diventi più difficile aprire quel cassetto, dove per paura, per mancanza di autostima e motivazione abbiamo chiuso i nostri sogni, i nostri talenti, le nostre attitudini, ma soprattutto chi siamo veramente.
Io quel cassetto l’ho aperto e chiuso infinite volte, fino a quando con l’inizio della Pandemia mi sono ritrovata a farmi delle domande quelle “scomode”, che evitiamo di porci per non sentire quelle risposte che in realtà già conosciamo.
E come dice Alejandro Jodorowsky «Il primo passo non ti porta dove vuoi, ma ti toglie da dove sei» ricordo ancora il momento esatto in cui è scattato il mio Anno Zero.
In quel momento ho iniziato a ricostruire Maria Grazia, una sorta di rinascita consapevole che ha accompagnato l’evoluzione di M.Grazia – Gioielli Unici.
“Renascentia mea” la mia rinascita, mi ha permesso di riscoprire le mie passioni, il mio backgroud inizia con gli studi Artistici a Cagliari, seguiti poi da una pausa (potremmo dire medio lunga ) dal mondo dell’arte e dell’artigianato, un allontanamento che mi ha permesso di capire che questo mondo ce l’avevo dentro.
La svolta che mi ha portato a “Uncinettare” risale al 2011, ebbi un incidente domestico che non mi permise di utilizzare la mano sinistra per qualche mese, per me una mancina non è stato il massimo. Ma quel rest forzato, mi ha portato a conoscere così ( non ti diro per caso, perché il caso non esiste) la tecnica dell’uncinetto con i fili di metallo. Fu amore a prima vista poco dopo incominciai per puro hobby a giocherellare con i fili.
Dal passatempo al creare un vero brand sono passati 13 anni, in questi 13 anni la tecnica si è evoluta, ho scoperto che potevo migliorare la Trama, renderla non solo esteticamente più bella e raffinata ma anche più resistente e modellabile. Ma la Trama è in continua evoluzione, cresce insieme al bagaglio di esperienze che via via acquisisco.
Decido poi di frequentare un corso di oreficeria tradizionale, ed è così che oreficeria e tessitura s’incontrano.
S’incontrano in gioielli che vestono l’anima e in quadri che io realizzo con le prove dei gioielli stessi.
Spesso mi chiedono cosa esprimo con il mio lavoro, beh spero di raccontare non solo le mie passioni che ho avuto la maestria innata di riunire nei miei gioielli, ma anche me stessa, come amo pensare che ogni donna che indossa un mio gioiello ritrovi un pezzetto di sé, magari rimasto nell’ombra fino a quel momento.
D'altronde , citando uno dei miei libri preferiti, o meglio quella che per me è una Bibbia “Donne che corrono con i Lupi” (… ) Quando è tempo è tempo. Anche se non siete pronte, anche se tante cose restano da fare, anche se oggi arriva la vostra nave (…)
Sempre in compagnia dei miei fedeli collaboratori a 4 zampe.